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Dalla nascita al successo mondiale

Ultimo Aggiornamento: 04/08/2007 14:49
04/08/2007 13:55
 
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Registrato il: 30/07/2007
Sesso: Femminile
Junior
Nome: Leonardo Wilhelm DiCaprio
Data di nascita: 11 novembre 1974
Luogo di nascita: Hollywood- California - USA
Segno zodiacale: Scorpione
Altezza: 1,86
Occhi: Blu
Capelli: biondo scuro
Soprannome: Leo
Genitori: George e Irmelin
Ex-fidanzata: Gisele Bundchen (2000 - 2005)
Fidanzata: Bar Rafaeli
Musicisti preferiti: The Strokes, Pink Floyd, Led Zeppelin
Sport: Basketball
Colori: Nero e viola
TV shows: The Twilight Zone, The Real World, Surreal Life
Libro: Il vecchio e il mare Ernest Hemmingway
Attore: Robert DeNiro
Attrice: Meg Ryan

Filmografia

The Chancellor Manuscript
Body of Lies
Revolutionary Road - Frank Wheeler

(2006) The Blood diamonds - Danny Archer
(2006) The departed - Il bene e il male - Billy Costigan
(2004) The aviator - Howard Hughes
(2002) Prova a prendermi - Frank Abagnale Jr.
(2002) Gangs of New York - Amsterdam Vallon
(2000) The Beach - Richard
(1998) Don's Plum - Derek
(1998) Celebrity - Brandon Darrow
(1998) La maschera di ferro - Re Luigi XIV/Philippe
(1997) Titanic - Jack Dawson
(1996) La Stanza di Marvin - Hank
(1996) Romeo + Giulietta - Romeo
(1995) Poeti dall'inferno - Arthur Rimbaud
(1995) Ritorno dal nulla - Jim Carroll
(1995) Pronti a morire - Kid
(1995) A Hundred and One Nights - Comparsa
(1994) The Foot Shooting Party
(1993) Voglia di ricominciare - Toby
(1993) Buon compleanno mr. Grape - Arnie Grape
(1992) La mia peggiore amica - Guy
(1991) Critters 3 - Josh
(1991) "Genitori in blue jeans" (Serie Tv) - Luke Brower
(1990) "Parenthood" (Serie Tv) - Garry Buckman

Produttore:
(2005) Gardener of Eden
(2004) The aviator
(2004) The assassination of Richard Nixon - produttore esecutivo


DiCaprio è nato da madre tedesca e padre di origini italiane. Il suo nome di battesimo è legato ad un aneddoto curioso: mentre la madre si trovava in Italia e stava ammirando un quadro di Leonardo da Vinci, il bambino, ancora in grembo, avrebbe scalciato esattamente in quel momento. Fin da piccolo dimostra di avere spiccate doti artistiche. Grazie alle conoscenze del padre George, scrittore, disegnatore e distributore di fumetti, Leonardo muove i primi passi nel mondo dello spettacolo, partecipando a pubblicità, e recitando in varie serie e film per la TV tra cui Genitori in blue jeans. Al contempo si diploma alla John Marshall High School di Los Angeles, confortato dalla costante presenza dei genitori che, pur separati da anni, mantengono un bel rapporto di amicizia tra loro.

Il primo ruolo cinematografico, arriva nel 1991 con la partecipazione al b-movie Critters 3. Nel frattempo, trovato un agente a Hollywood, fiero delle proprie origini d’oltreoceano, rifiuta seccamente il consiglio da parte di questi di cambiare il proprio nome in Lenny Williams.

Il 1993 è, per l'attore, un anno di grandi soddisfazioni e riconoscimenti. Senza troppa convinzione, partecipa al provino per Voglia di ricominciare , per il ruolo di un ragazzino che affianchi Robert De Niro nei rispettivi ruoli di figliastro e patrigno. Sia il regista, lo scozzese Michael Caton Jones, che De Niro, ne apprezzano lo spirito ribelle e l'assoluta mancanza di soggezione nei confronti del ben più navigato attore e la parte è sua. Il film, all'uscita nelle sale è apprezzato dalla critica, che si sofferma a sottolineare come il giovane talento di vari telefilm, sappia confrontarsi senza difficoltà con un mito del cinema mondiale. Qualcuno, addirittura, si spinge oltre: l'interpretazione di DiCaprio offuscherebbe l'istrionismo del grande Bob De Niro.

Lo stesso anno, vede Leonardo impegnarsi nel ruolo di un ragazzo handicappato nel film di Lasse Hallstrom, Buon compleanno Mr. Grape, al fianco di Johnny Depp e Juliette Lewis. Anche in questo caso la performance di Leonardo convince. Ottiene le nomination ai Golden Globe e agli Oscar come migliore attore non protagonista.

Il successo personale riscosso da DiCaprio entusiasma a tal punto Sharon Stone che, in veste di produttrice e interprete principale del visionario western Pronti a morire, lo vuole ad ogni costo sul set accanto a sé, anche dovesse essere lei a pagarlo di tasca propria. Nonostante il cast di celebrità (oltre alla Stone e DiCaprio, Gene Hackman e Russell Crowe) e la regia di un maestro come Sam Raimi), il film si rivela un fiasco sia in termini di botteghino che di critica, ma Leonardo confessa di essersi divertito molto.

Nel 1995 accetta di portare sullo schermo la vita di Jim Carroll nel film Ritorno dal nulla, per la regia di Agnieszka Holland e l'esistenza travagliata di Arthur Rimbaud (ruolo ereditato da River Phoenix in seguito alla sua prematura scomparsa) in Poeti dall'inferno, centrando la storia sul rapporto omosessuale tra il giovane poco più che adolescente e il più maturo Paul Verlaine, interpretato dall'attore inglese David Thewlis. Per le ammiratrici di DiCaprio il film rappresenta l'occasione per ammirare il proprio beniamino in versione adamitica ed i gay di tutto il mondo rivendicano l'appartenenza del bel Leonardo al proprio orientamento sessuale. I critici accolgono freddamente le due pellicole, criticandone regia e adattamento cinematografico, senza però mancare ancora una volta di lodare l'interpretazione di DiCaprio.

Nel 1996 prende parte a Romeo+Giulietta dell'australiano Baz Luhrmann, il dramma del famoso scrittore inglese viene rivisitato in chiave moderna, ma inalterato nei dialoghi e nei contenuti così come l'autore classico l'aveva concepito. È questo il trampolino di lancio che fa spiccare il volo a DiCaprio come il nuovo eroe romantico. Anche la critica torna ad essere benevola non solo con Leonardo, per altro sempre apprezzato, ma anche con il film. Con questo film ottiene 3 nomination agli MTV Movie Awards e viene premiato al Festival di Berlino nella categoria miglior attore. Il regista pone idealmente una corona d’alloro sul capo di DiCaprio, sostenendo che non solo è stato un grande Romeo, ma è il simbolo vivente della sua generazione.

Nello stesso anno ottiene la parte per La stanza di Marvin, a fianco di Meryl Streep e Diane Keaton (entrambe nominate all'oscar), con Robert DeNiro, qui nei panni di produttore che si regala un piccolo cameo.

Titanic

Con un budget stimato intorno ai 200.000.000 $, James Cameron, già regista di film campioni d’incassi quali Aliens, True Lies e Terminator II, si appresta a portare sullo schermo l'ennesima rivisitazione della tragedia del transatlantico più famoso e sfortunato della storia della navigazione: il Titanic. Ma il cast è tutto da definire.

Tra scarti eccellenti (Brad Pitt, Gwyneth Paltrow) e rifiuti imprevisti (Sharon Stone), la scelta dei protagonisti è ancora aperta. Svogliato e poco convinto, DiCaprio si presenta al provino: le megaproduzioni non gli interessano ed i kolossal ipertecnologici meno che mai (rispedisce al mittente il copione di Batman Forever). Impara le battute e le ripete con evidente ritrosia, senza grinta, più per dovere che per passione. Nonostante tutto, Cameron non ha dubbi: è lui il suo Jack Dawson. Impiegherà circa tre mesi per convincerlo ad accettare la parte, rifiutando qualsiasi altra scelta.

Alla fine, accetta, insieme a Kate Winslet, protagonista femminile nota al pubblico per la sua partecipazione al film di Ang Lee Ragione e sentimento. Esce nel 1997 Titanic.

Il film trionfa, sia economicamente che come riconoscimenti; ad oggi è il film con il maggior incasso e il maggior numero di premi Oscar mai realizzato. E conseguentemente a ciò, scoppia la DiCaprio-Mania.

La fama del neo divo è ormai planetaria e lo lancia di diritto nell'empireo delle più grandi celebrità, anche se non ottiene la candidatura al Premio Oscar. Sono in molti a sorprendersene; fuori del Kodak Theatre di Los Angeles, si formano gruppi di persone che inneggiano al loro beniamino, protestando per l'esclusione.

Ancor prima dell'uscita di Titanic, Leonardo vola a Parigi per le riprese di un film in costume: La maschera di ferro. Il regista, Randall Wallace, già sceneggiatore di Braveheart, riesce a mettere insieme un cast d’eccezione: Gabriel Byrne, John Malkovich, Jeremy Irons, Gerard Depardieu, Anne Parillaud. La pellicola è un classico di cappa e spada di successo, tanto che dopo mesi di dominio incontrastato di Titanic in vetta al botteghino, proprio La maschera di ferro riesce nell'impresa di spodestare Titanic.

Nel 1998 Leonardo partecipa a Celebrity, di Woody Allen, per uno degli episodi che costituiscono il prossimo impegno del regista, che narra, attraverso le peripezie di un giornalista (Kenneth Branagh), come la fama e il successo possono cambiare e rovinare la vita delle persone. Insieme a lui Melanie Griffith, Winona Ryder, Charlize Theron, Judy Davis, Joe Mantegna. La campagna pubblicitaria per il lancio dell'ultima fatica di Woody Allen, ruota quasi interamente intorno alla nuova star di Hollywood, ai suoi amori apocrifi o presunti, ad uno stile di vita lascivo fatto di modelle, alcool e droga esattamente come Brandon Darrow, il personaggio che DiCaprio qui interpreta. Tutto ciò contro la filosofia del regista, che gradirebbe si parlasse più della morale del film e meno di Leonardo.

L'ecologia

DiCaprio si prende un anno sabatico. Si dedica ai viaggi, soprattutto in Sud America, dove riscopre il gusto di passare per un turista comune, a contatto con popolazioni che conducono uno stile di vita semplice lontano dai ritmi indiavolati delle grandi città. La natura selvaggia e incontaminata di certi luoghi, lo aiuta a disintossicarsi dalla sovraesposizione mediatica contro cui ha dovuto lottare nell'ultimo periodo e, grazie alla posizione sociale privilegiata raggiunta, decide di impegnarsi in prima persona per la salvaguardia dell'ambiente. Realizza documentari che illustrano le emergenze della terra e forniscono materiale di spunto per avviare tutta una serie di contromanovre efficaci al fine di recuperare ciò che è ancora possibile salvare.

Apre il proprio sito ufficiale internet in cui ampio spazio è dedicato all'ambiente e agli animali in pericolo di estinzione; partecipa a conferenze mondiali sull'approvvigionamento idrico sempre più scarso e sul rischio desertificazione e disboscamento selvaggio; incontra l'allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, con cui discute i problemi di una civiltà sempre più spregiudicata e aggressiva nei confronti dell'essenza stessa delle proprie risorse di vita. La prestigiosa rivista Time, gli dedica una copertina.



Il 2000 segna il ritorno sulle scene di Leonardo DiCaprio. Fra le tante proposte ricevute, accetta di apparire nel film del controverso regista inglese Danny Boyle, diventato celebre grazie a Trainspotting. La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo di Alex Garland The Beach, best-seller nel Regno Unito, soprattutto tra il pubblico giovanile. Leonardo partecipa attivamente alla realizzazione della pellicola, improvvisandosi anche sceneggiatore e autore di un’efficace scena in cui Richard, il suo personaggio, in preda a delirio di onnipotenza, è rappresentato come il protagonista in corsa di un videogioco. Come d’abitudine, Leonardo si fa seguire dai propri amici e riallaccia i rapporti con una sua ex-fidanzata ufficiale, la modella Kristen Zang. Sembra infatti che nel contratto siano contemplate anche le spese per il viaggio degli amici di DiCaprio, come se fossero parte integrante del gruppo di lavoro.

E in un certo senso è così: due di essi vengono scritturati per recitare al fianco del divo. Ironia della sorte, gli ambientalisti muovono feroci accuse alla troupe, rea di aver devastato l'isola per meglio adattare la scenografia naturale alle esigenze della produzione, in particolare, di aver divelto palme e non aver rispettato l'ecosistema locale. Leonardo ottiene di essere ricevuto dall'autorità competente, promettendo un rispetto totale del luogo, il recupero di ciò che si credeva perduto e un ritorno d’immagine per l'isola non indifferente. Le proteste si placano e le riprese del film vengono portate a termine, ma sia critica che pubblico bocciano il film.

Gli spettatori rimangono interdetti dal tanto atteso ritorno dell'attore nelle sale cinematografiche e la stampa si trova d’accordo nel giudicare il prodotto più come una cartolina illustrata, che come un film con un’anima propria. Ancora una volta però, l'interpretazione di DiCaprio è ritenuta all'altezza delle aspettative. Grazie all'ingaggio da parte della Fox, il ventiseienne attore intasca un assegno da 20.000.000 $ e Phi Phi Island diventa la meta turistica più gettonata fra le tante richieste fatte registrare dalle agenzie di viaggio di tutto il mondo.

C’è a chi asserisce che il ciclone DiCaprio, sia destinato ad un rapido oblio. Una lontananza dal set nuovamente protratta, sembra dar credito alle voci che lo vogliono fuori dal giro che conta; invece non è così. Grazie a Martin Scorsese, col quale nascerà un sodalizio artistico di alto profilo, il divo di origini italiane prepara il proprio ritorno davanti alla macchina da presa. Alla grande. È dal 1970 che il noto regista insegue un sogno: portare sullo schermo il romanzo di Herbert Asbury, The Gangs of New York.

Anche Leonardo ha letto il libro ed è talmente interessato al progetto che, nel 1997, cambia agente con uno più vicino a Scorsese, per avere maggiori possibilità di incontrarlo. L'incontro avviene e si rivela assai promettente. Sponsorizzato da Robert De Niro, inizialmente anche lui nel cast del film, poi sostituito da Daniel Day Lewis, DiCaprio ottiene la parte del protagonista e si prepara ad una lunga trasferta insieme a Cameron Diaz, sua co-protagonista, negli studi di Cinecittà a Roma dove il film verrà interamente realizzato. Il set è blindatissimo. Gli attori inavvicinabili.

Nasce un sodalizio tra Scorsese e DiCaprio. I due sono accomunati da una ricerca spasmodica della perfezione e dopo la fine di una scena, Leonardo corre accanto al regista per rivederla insieme. Spesso è proprio l'attore che esprime la necessità di rifarla ancora.

Quando, però, la pellicola esce nelle sale, gli entusiasmi si raffreddano e sono in molti a definire Gangs of New York il capolavoro mancato di Scorsese. Negli USA il botteghino fa registrare un incasso superiore ai 70.000.000 $, il più alto in assoluto tra i film del regista italo-americano. Il film esce in tempo utile per concorrere all'annuale assegnazione degli oscar. Con dieci nomination, si candida a fare incetta di statuette ma non vince neanche un premio entrando per questo di diritto nella storia per il mancato riconoscimento.

Terminate le riprese di Gangs of New York, DiCaprio raggiunge il set di Prova a Prendermi il film di Steven Spielberg, che conta trentacinque diverse location. La storia è quella vera di Frank W. Abagnale, un sedicenne che riesce a truffare lo stato per milioni di dollari, finendo per questo sulla lista dei criminali più ricercati dall'FBI di tutti i tempi. Inizialmente nessuno crede nelle potenzialità del soggetto, tranne DiCaprio, fin da subito unico punto fermo della possibile realizzazione del progetto. Spielberg vuole limitarsi a produrlo, mentre Tom Hanks non appare interessato.

La scelta del regista cade su Gore Verbinski (regista di The Ring) e il ruolo del co-protagonista viene affidato a James Gandolfini. Infine Tom Hanks accetta il ruolo di co-protagonista, al posto di Gandolfini e Spielberg decide di dirigere il film. L'atmosfera sul set è molto diversa da quella che si respirava negli studi di Cinecittà. Qui il clima è più disteso, giocoso e di estrema complicità. Lo stesso Frank W. Abagnale, diviene fonte d’informazioni preziosa per la realizzazione della pellicola, concedendosi perfino un piccolo cameo.

Il film esce nelle sale nel periodo natalizio, a brevissima distanza dal debutto di Gangs of New York, tanto che Leonardo si trova a concorrere per la leadership al botteghino contro se stesso. Infatti è candidato al Golden Globe nella categoria miglior attore di commedia/musical per il ruolo in Prova a prendermi e come attore drammatico in Gangs of New York.

Nello scontro tra i due ha la meglio il più commerciale Prova a prendermi, che negli Stati Uniti supera ampiamente la soglia dei 160.000.000 $ a fronte dei cinquantacinque occorsi per la sua realizzazione. I critici lodano il film e l'interpretazione di Leo, affiancandone la recitazione e la presenza scenica a quelle di un Cary Grant dei tempi migliori.

La collaborazione con Martin Scorsese si rinnova nel 2005 quando, nelle sale di tutto il mondo, esce The Aviator. Questa volta è lo stesso DiCaprio che, riesce a coinvolgere il regista nel progetto. Il film appartiene alla cosiddetta categoria dei film biografici. Johnny Depp, Nicolas Cage, Brian De Palma, Warren Beatty, sono solo alcuni di coloro che avevano preso in considerazione il progetto senza poi farne parte concretamente, tanto che sembra destinato a naufragare per sempre, fino a quando Leonardo DiCaprio con la sua casa di produzione, la Appian Way, si dimostra più che interessato sia come interprete principale che come produttore.

È allora che cerca di coinvolgere Scorsese, convinto che sia il regista più adatto per dirigerlo nell'impegnativo ruolo di Howard Hughes, miliardario texano, pioniere nel campo dell'aviazione e gran mogol del mondo del cinema. Anche in questo caso la cura dei particolari assume i contorni di un’autentica ossessione e Scorsese per la realizzazione delle scenografie e degli interni, si affida alla coppia Dante Ferretti-Francesca Lo Schiavo che per lui rappresentano una garanzia. Accanto a DiCaprio come produttore si affianca anche Michael Mann ed insieme alla Miramax, hanno inizio le riprese.

Al posto di Nicole Kidman inizialmente candidata per la parte di Katharine Hepburn, viene scelta Cate Blanchett, mentre le altre donne di Hughes, Ava Gardner e Jean Harlow, sono interpretate rispettivamente da Kate Beckinsale e Gwen Stefani, quest’ultima alla sua prima esperienza come attrice. Per pochi minuti, Jude Law, presta il proprio volto alla rievocazione di un altro grande del cinema di quei tempi: Erroll Flynn. Con un grosso budget a disposizione, Scorsese non lesina effetti speciali sorprendenti e ricostruzioni d’epoca che impreziosiscono la pellicola. Ancora una volta il film è il favorito nella corsa all'Oscar, forte di undici nomination e di un incasso che solo negli Stati Uniti sfiora i 110.000.000 $.

The Aviator porta a casa cinque statuette, compresa quella per le migliori scenografie e miglior attrice non protagonista. DiCaprio è candidato nella categoria miglior attore protagonista, dopo aver vinto il Golden Globe come miglior attore drammatico.

Il sodalizio artistico Scorsese/DiCaprio, si rinnova ulteriormente nel 2006 con il film del cineasta italo-americano The Departed. Sembra che anche in questo caso, a convincere il regista a prendere in mano il progetto, sia lo stesso Leonardo in persona, insieme allo sceneggiatore William Monahan, che presentano a Scorsese un piatto troppo prelibato per potervi rinunciare.

Il soggetto prende spunto dal film Infernal Affairs dal cui successo sono nati un prequel e un sequel. Il set bostoniano viene ricostruito a New York ed il budget della Warner Bros si aggira intorno ai novanta milioni di dollari. Al posto di Robert De Niro, ancora una volta la prima scelta, ma rinunciatario, viene scritturato Jack Nicholson, impaziente di tornare a vestire i panni di un personaggio dal cuore luciferino. A suo fianco Matt Damon.

Uscito negli Stati Uniti il 6 ottobre 2006, riscuote subito un grande successo sia di pubblico che di critica, visto che in meno di un mese sfonda la soglia dei cento milioni di incassi. In Italia "The Departed" è il film più applaudito della prima edizione della Festival del Cinema di Roma e, presentato a stampa e pubblico dagli stessi Scorsese e DiCaprio, riceve ovazioni. Approfittando del soggiorno capitolino, Leonardo accetta di presentare in un teatro di periferia, un assaggio di due documentari che egli stesso ha realizzato a proposito della salvaguardia dell'ambiente. "The Departed" ottiene sei nomination ai golden globe, di cui una Di Caprio come miglior attore drammatico. Volando agli oscar, vince ben quattro statuette, tra cui miglior regia(primo oscar per Scorsese) e miglior film. Ancora nessun premio per DiCaprio, che rientra nella rosa dei candidati all'oscar per miglior attore protagonista, ma non per la sua magistrale interpretazione con Scorsese, bensì per "Blood Diamond", un film di denuncia alle grandi multinazionali di diamanti e ai traffici illegali e mortiferi di questi. Anche qui la sua recitazione profonda e sentita meriterebbe di essere premiata, ma, forse per la sua "scomodità", il film viene boicottato e, quindi, anche dopo questi Academy Awards, il bravo DiCaprio torna a casa a tasche vuote.

Tra i progetti annunciati: The Chancellor Manuscript, tratto da un romanzo di Robert Ludlum; Blink, di cui DiCaprio figura anche tra i produttori e la trasposizione cinematografica della biografia di Theodore Roosevelt la cui regia è destinata ancora una volta a Martin Scorsese.

Al Festival di Cannes, Leonardo DiCaprio presenta il documentario da lui scritto e prodotto "L'undicesima ora", ed è come sempre tra i divi più applauditi ed attesi. Tra una ripresa e l'altra dell'ultima fatica di Sam Mendes, il golden boy di Hollywood, partecipa alla grande manifestazione planetaria "Live Earth" voluta da Al Gore per raccogliere fondi per la salvaguardia della terra, in cui i cantanti più famosi del globo, si danno appuntamento in varie città del pianeta.

Attualmente, DiCaprio è impegnato sul set del dammatico "Revolutionary Road", per la regia di Sam Mendes, tratto da un romanzo di Richard Yates. Protagonista femminile, Kate Winslet, moglie del regista, e la presenza di Kathy Bates assicura al film un terzetto di attori che hanno fatto di "Titanic" il più grande successo commerciale di tutti i tempi. Smessi i panni di Frank Wheleer, Leo raggiungerà il Marocco per iniziare le riprese di "Body of Lies", ambizioso progetto affidato al genio di Ridley Scott, che vede DiCaprio nelle vesti di un giornalista inviato dalla CIA per scovare un terrorista mediorientale che si nasconde in Giordania. Al fianco del giovane attore, Russell Crowe, portato dallo stesso Scott alla conquista dell'oscar con "Il Gladiatore". Tra i progetti annunciati restano in lista di attesa "The Chancellor Manuscript" e la biografia di Roosvelt, mentre la realizzazione di "Blink" sembra essere definitivamente tramontata.

Piccole curiosità

È il miglior amico dell'attore Tobey Maguire. È stato fidanzato con Kristen Zang, Amber Valletta, Helena Christensen, Alexandra Gay, Eva Herzigova, Naomi Campbell, Carmen Kass e Gisele Bündchen.

Nel settembre 2006 dei paparazzi hanno scattato delle foto alla sua nuova ragazza, la supermodella israeliana Bar Refaeli.

Politicamente sostiene il Partito Democratico (Stati Uniti) e nelle elezioni del 2004 ha presenziato alla campagna elettorale di John Kerry.

È stato spesso lodato per aver scelto di volare con voli commerciali, invece che con jet privati, che usano più carburante.

Nel 2000 ha ricevuto una nomination al Razzie Awards, nella categoria peggiore attore protagonista per il suo ruolo in The Beach.

Nel 1998 si aggiudica il Razzie Awards alla peggior coppia cinematografica, per la doppia interpretazione del Re Sole e di suo fratello gemello.

La biografia è presa dal sito: it.wikipedia.org

AVATAR (Favorite se volete)










[Modificato da -Dolphin- 04/08/2007 14:49]
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"Io credo ancora nel paradiso, ma almeno adesso so che non è un posto da cercare fuori, perchè non è dove vai, lo trovi dentro, quando senti, per la prima volta nella tua vita, di far parte di qualcosa di bello. E se lo trovi, quel momento, dura per sempre..."
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